DreamVideo è un digital magazine mensile con focus specifico sulla produzione e post-produzione video, rivolto a videomaker e filmmaker, che siano professionisti o semplici appassionati.    |     Anno XIV nr.168-2024    |     ISSN 2421-2253

Salvare una videocamera caduta in acqua

 

Questa guida vuole essere un aiuto per tutti coloro che dovessero trovarsi nello sfortunato caso in cui la videocamera dovesse finire accidentalmente in acqua.

Se seguita scrupolosamente la seguente procedura può fare la differenza tra buttare la videocamera o salvarla; ovviamente non c’è nessuna certezza dell’esito finale, ma se seguite passo passo tutte le manovre descritte la probabilità di salvare la videocamera è molto alta.

Questa guida si può utilizzare anche per altri dispositivi elettronici quali: fotocamere, telefoni cellulari, registratori portatili, ecc…

1. Rimuovere il prima possibile la videocamera dall’acqua avendo l’accortezza di tenerla con l’obbiettivo verso l’alto (Fig.1); infatti l’obiettivo è la parte più delicata di una videocamera; se l’acqua entra tra le lenti dell’obiettivo sarà molto difficile toglierla senza lasciare residui sulle lenti.


Fig. 1
Estrazione della videocamera dall’acqua

2. Spegnere immediatamente la videocamera portando l’interruttore di accensione su [OFF] (Fig. 2), attendere l’effettivo spegnimento (potrebbe richiedere qualche secondo) quindi rimuovere la cassetta premendo il pulsante [EJECT] (Fig. 3); è importante lasciare lo sportello della cassetta aperto.
Se a seguito dell’immersione in acqua la videocamera dovesse spegnersi automaticamente e non riuscite a rimuovere la cassetta lasciatela inserita e continuate comunque con il punto successivo.
Nel caso in cui la videocamera non usa cassette ma memory card, ci preoccuperemo di rimuoverle dopo aver rimosso le batterie. Le memory card nel 99% dei casi tornano a funzionare dopo l’asciugatura – l’unico rischio è solo quello di perdere l’ultima clip che si stava registrando quando la videocamera è caduta in acqua.


Fig. 2
Spegnimento della videocamera


Fig. 3
Rimozione della cassetta


3. Rimuovere la batteria (Fig. 4)


Fig. 4
Rimozione della batteria


4. Rimuovere la batteria tampone (se possibile) – Molti infatti non sanno che quasi tutte le videocamere dispongono di una batteria tampone (di solito una piccola pila al litio) che serve a tenere in memoria la data, l’ora e alcune impostazioni e personalizzazioni effettuate dal menu.
Questa batteria, di solito, si trova all’interno di un piccolo sportello accessibile dall’esterno (Fig. 5).


Fig. 5
Rimozione della batteria tampone

Queste sono le prime manovre da fare il più velocemente possibile, non effettuare nessun altra operazione, infatti il primo problema che si verifica quando un apparato elettronico cade in acqua è la formazione di ossido per elettrolisi; la corrente della batteria che scorre in un circuito, seppur di bassa intensità, quando viene a contatto con l’acqua inizia il processo di elettrolisi con la conseguente ossidazione dei poli negativi e la disgregazione (riduzione) dei poli positivi.
Nel caso di acqua marina l’effetto è più veloce perché gli elementi disciolti in acqua contribuiscono ad aumentare la conduttività elettrica del liquido e quindi a velocizzare le reazioni di elettrolisi.
Per questi motivi è bene quindi rimuovere il più velocemente possibile tutte le fonti di energia elettrica presenti nella videocamera ed effettuare solo l’estrazione della cassetta.


5. Cerchiamo di far uscire più acqua possibile scuotendo la videocamera verso il basso tenendo l’obiettivo rivolto in alto (Fig. 6).


Fig. 6
Scuotimento della videocamera per velocizzare la fuoriuscita dell’acqua

6. Nel caso in cui la videocamera fosse caduta in acqua di mare, in acqua di piscina (con cloro) o comunque in acque non pulite è necessario "risciacquarla" in acqua demineralizzata (o in mancanza di questa in acqua pulita). L’acqua demineralizzata, detta comunemente acqua distillata, è un acqua pura con nessun elemento disciolto in essa ed è l’ideale per rimuovere gli elementi (sali, minerali, cloro, ecc…) depositati dall’acqua di mare e da quella di piscina.
Immergete la videocamera completamente per pochi secondi – senza le batterie – estraetela con l’obiettivo verso l’alto e lasciate quindi defluire l’acqua (Fig. 7).
Fate uscire più acqua possibile scuotendo la videocamera verso il basso tenendo sempre l’obiettivo rivolto in alto.
Ripetete questa procedura per 3 o 4 volte; a questo punto siamo abbastanza sicuri che l’acqua demineralizzata ha rimosso i residui lasciati dall’acqua di mare e dall’acqua di piscina.
Non abbiate paura di continuare a bagnare la videocamera; il danno più grave per una videocamera caduta in "acqua non pulita" non è l'acqua stessa, ma gli elementi disciolti in essa che favoriscono l’ossidazione dei componenti elettronici.


Fig. 7
Risciacquo in acqua demineralizzata

7. Passiamo adesso all’asciugatura; è assolutamente da evitare l’utilizzo di foni, forni, scaldabagni e quant’altro generi aria calda, l’utilizzo di questi strumenti che soffiano aria carda oltre i 50°C possono provocare danni alle parti più sensibili della videocamera (display LCD, obiettivo, membrane del microfono, nastro della cassetta, ecc…).
L’asciugatura ideale deve avvenire posizionando la videocamera davanti alla bocchetta di un condizionatore; infatti l’aria fresca che esce da un condizionatore è anche molto secca e permette un’asciugatura molto veloce senza causare danni alla videocamera.
La videocamera va posizionata davanti al condizionatore con tutti gli sportelli aperti, con il display LCD aperto, con l’obiettivo aperto e senza i tappi dei connettori (Fig. 8).
L’operazione di asciugatura davanti al condizionatore deve durare almeno 6 ore, avendo l’accortezza di cambiare l’angolo di esposizione della videocamera alla bocchetta del condizionatore ogni ora (Fig. 9).


Fig. 8
Asciugatura davanti al condizionatore


Fig. 9
Cambio posizione durante l’asciugatura

8. Adesso possiamo procedere all’asciugatura finale, in modo da rimuovere anche la minima umidità che ancora fosse presente all’interno della videocamera.
Per questo processo utilizzeremo del comune riso, si avete letto bene, il comune riso che si usa in cucina; infatti il riso contiene amido, e l’amido è un elemento che assorbe molta umidità.
Il riso ha più amido di qualsiasi altro cereale, è facile da reperire, lo si trova in tutto il mondo ed è molto economico.
Per prima cosa è necessario ricoprire la videocamera con della carta assorbente da cucina (in mancanza di questa si può usare anche i tovaglioli di carta o i fazzoletti di carta) il motivo di questa operazione è che la videocamera deve essere "seppellita" nel riso e purtroppo nelle scatole di riso oltre ai chicchi c’è anche molta polvere di riso, questa polvere se entra in contatto con i meccanismi interni della videocamera potrebbe causare seri problemi alle testine, alla meccanica del nastro e dell’obiettivo.
Inseriamo un foglio di carta assorbente anche nel vano cassetta (Fig. 10) aiuterà ad assorbire l’umidità dall’interno.


Fig. 10
Inserimento della carta assorbente nel vano cassetta


Quindi iniziamo a ricoprire tutta la videocamera con altri fogli di carta assorbente, avendo cura di fissarli con del nastro adesivo e a chiudere ogni apertura (Fig. 11-12).


Fig. 11


Fig. 12
Avvolgimento in carta assorbente


Il passo successivo è quello di collocare la videocamera in una scatola di cartone e ricoprirla completamente di riso (Fig. 13); va lasciata in queste condizioni per almeno 7 giorni avendo cura, ogni giorno, di rigirare il riso e cambiare la posizione della videocamera (Fig.14).


Fig. 13
Asciugatura nel riso


Fig. 14

Per velocizzare l’evaporazione dell’acqua si può lasciare la scatola esposta al sole.

In commercio esistono moltissime varietà di riso, quello migliore per questa operazione è sicuramente il riso Carnaroli, l'amido di questa varietà di chicchi é particolarmente ricco di amilosio (oltre il 24% s.s.), e quindi ha un’eccellente capacità di assorbimento dell’acqua.

Alla fine della settimana "a bagno nel riso" potete provare a rimettere la batteria tampone, la batteria di alimentazione e riaccendere la videocamera - se avete seguito con scrupolo tutti i passi di questa guida ci sono molte probabilità che la videocamera torni a funzionare perfettamente.

La differenza tra riuscire a "salvarla" e invece "perderla" è legata principalmente alla velocità con cui si eseguono i punti 1, 2, 3 e 4.

 
Autore: Davide Bassani
 
 
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