Tutti i supporti di memorizzazione digitale, quali i dischi rigidi (HDD), i dischi a stato solido (SSD), le schede di memoria (SD, CF, MemoryStick, P2, ecc.) e le chiavette USB riportano sulla propria etichetta la capacità del supporto che però non corrisponde alla reale capacità della stessa nel momento in cui andiamo ad utilizzarli.

La capacità dei supporti di memorizzazione è definita dai produttori hardware in termini di capacità decimale (base 10). In notazione decimale, un megabyte (MB) equivale a 1.000.000 di byte e un gigabyte (GB) equivale a 1.000.000.000 di byte.

Il problema nasce dal fatto che in ambito informatico, per comodità, si è scelto di utilizzare dei multipli delle potenze di due; confidando nel fatto che 2^10 è uguale a 1024, quindi un valore non molto differente da 1000, si è scelto per le misure binarie di utilizzare i prefissi:

- K (kilo) per indicare 1024
- M (mega) per indicare 1024 K
- G (giga) per indicare 1024 M
- T (tera) per indicare 1024 G

Ad esempio un hard disk da 1 TB (ovvero 1000 GB) per il produttore equivale a una capacità di 1.000.000.000.000 byte, ma quanto lo collegate ad un computer il sistema operativo lo vede con una capacità di 931 GB.

La formula per il calcolo della capacità di un supporto di memorizzazione in formato binario è la seguente:

Capacità decimale / 1.073.741.824 = capacità binaria in GB

Ad esempio un'unità disco rigido da 500 GB ha una capacità di 500.000.000.000 di byte (per il produttore) se la dividiamo per 1.073.741.824 otteniamo la reale capacità binaria del disco, ovvero 465 GB, così come indicata dal sistema operativo del computer.

La tabella seguente mostra le differenze tra valori decimali e valori binari.

Ovvio che all'aumentare del multiplo l'errore è più visibile, per il K è del 2,4%, per il M è del 4,8%, per il G è del 7,3% e per il T è del 9,9%.

Nell’immagine seguente è possibile vedere un esempio della capacità di un'unità disco da 500 GB visualizzata nel sistema operativo Windows.

Quello che è anche più grave è che non ci si è mai messi d'accordo su questa convenzione, quindi per i produttori hardware i multipli sono, giustamente, potenze di 10, e quindi utilizzano i valori 1000, 1000^2, 1000^3 e 1000^4, mentre gli informatici utilizzano i valori 1024, 1024^2, 1024^3 e 1024^4.

Sono state proposte nuove denominazioni, in modo da risolvere l'ambiguità, ovvero Ki, Mi, Gi e Ti per indicare le convenzioni informatiche che utilizzano multipli di 2, ma la loro adozione al momento è abbastanza scarsa.