Un raggio laser, di bassa potenza, che entra direttamente nell'obiettivo della telecamera può provocare danni al sensore CCD?

Molti operatori pensano che il laser brucia i pixel del sensore CCD che vengono colpiti dal raggio stesso... non è così.

Abbiamo fatto diverse prove con un laser da 5 mW con una lunghezza d'onda di 675 nm; l'abbiamo sistemato a 5 cm davanti all'obiettivo di diverse telecamere (amatoriali, professionali e webcam) lasciandolo acceso e fermo in questa posizione per oltre un'ora.

Nessun CCD ha subito danni di alcun tipo.

Di seguito potete vedere due fotogrammi del raggio laser che entra direttamente nell'obiettivo della telecamera.

Nella Fig.1 si può notare che il punto dove il laser colpisce il CCD diventa bianco e tutt'intorno la luce viene diffusa creando un alone colorato.

Nella Fig.2, invece, si nota una zona nera nel punto in cui il raggio laser colpisce il sensore CCD; si tratta di un fenomeno dovuto all'elettronica di controllo del CCD.

I pixel colpiti direttamente dal raggio laser vanno in saturazione, a questo punto quello che si osserva dipende da come è stata progettata l'elettronica che controlla il CCD e quindi da come si comporta in caso di luce eccessiva:

• Nel caso della Fig.1 ai pixel saturi viene abbassata l'amplificazione in modo da visualizzare il colore bianco.

• Nel caso della Fig.2 il segnale sui pixel saturi viene "tagliato" dai circuiti di amplificazione facendo risultare neri questi pixel; infatti attorno al "buco nero", dove i pixel sono prossimi alla saturazione, si osserva una corona di colore bianco intenso.

Cosa si può fare con un raggio laser

Con un puntatore laser (Fig.3) è possibile creare degli stupenti lampi di luce durante una ripresa semplicemente "sparando" il raggio laser all'interno dell'obiettivo diagonalmente.

Fig. 3

Con questi puntatori è possibile creare delle immagini e delle clip assolutamente uniche e particolari da utilizzare in post-produzione come background o per effetti particolari.

Qui sotto potete vedere alcuni fotogrammi tratti da sequenze realizzate con un puntatore laser.

Riprendere il percorso del raggio laser

Normalmente il percorso del raggio laser non è visibile perchè attraversa un mezzo trasparente (l'aria), per renderlo visibile è necessario fargli attraversare qualcosa in grado di diffondere la luce; normalmente si utilizza il fumo, ma si può utilizzare anche un liquido nebulizzato.

Nello Fig.4 è visibile il percorso del raggio laser perchè passa attraverso il fumo di una sigaretta.

Fig.4

Il laser nelle discoteche

Una situazione tipica è la ripresa dei raggi laser nelle discoteche, dove appositi proiettori disegnano forme geometriche sulle pareti del locale; questi proiettori utilizzano un raggio laser di pochi milliwatt che viene "mosso" da un gioco di specchi.

Nel caso uno di questi raggi entrasse direttamente nell'obiettivo della vostra telecamera, non preoccupatevi, primo perchè la potenza è bassa (pochi milliwatt) e poi perchè è in movimento e quindi colpisce il CCD solo per pochi istanti.

Il nostro consiglio, per riprese di questo tipo, è di utilizzare il diaframma della telecamera in modo manuale, perchè se viene lasciato in automatico quando il raggio laser entra nell'obiettivo il diaframma si chiude e quindi non vedete più il soggetto che stavate riprendendo.