Il paraluce è un accessorio di forma cilindrica o conica, annerito all'interno, che si avvita davanti all'obiettivo per evitare che la luce proveniente dall'esterno del campo inquadrato vada a colpire la lente frontale dell'obiettivo. Ciò provocherebbe infatti una perdita di contrasto dell'immagine, effetto foschia, la formazione di aloni e di riflessi (flare).

La luce all'esterno del campo inquadrato (luce parassita) che colpisce l'obiettivo esiste sempre, sia quando c'è il sole, sia quando è nuvoloso e anche quando si riprende in luoghi interni con luce artificiale.

La luce parassita può essere oltre che diretta anche riflessa da oggetti, per questo motivo il paraluce andrebbe utilizzato sempre, con qualunque condizione di luce e in tutti gli ambienti.

Un obiettivo senza il paraluce viene colpito anche dai raggi di luce parassita (in rosso).

Il montaggio di un paraluce davanti all'obiettivo ferma i raggi di luce parassita - le differenze, con e senza paraluce, la potete vedere nelle due foto qui sotto.

Con paraluce	Senza paraluce
Immagine corretta	Immagine con perdita di contrasto
Immagine corretta	Immagine con perdita di contrasto e con riflessi (flare).

E' bene utilizzare il paraluce soprattutto quando si utilizzano dei filtri davanti alla lente dell'obiettivo; la superficie di vetro dei filtri aumenta il rischio di possibili rifrazioni parassite.

L'utilizzo del paraluce nel campo delle riprese è ancora più importante che nella fotografia, infatti la telecamera mentre riprende una scena può panoramicare e zoomare, e quindi aumentano le possibilità che un raggio di luce parassita colpisca l'obiettivo.

Il paraluce è un accessorio economico, che una volta provato non si abbandona più.

I modelli più pratici sono quelli in gomma perchè si possono comprimere occupando meno spazio quando non riprendete.

Nell'acquistare un paraluce scegliete un modello che non interferisca con il campo di ripresa della focale più corta (esempio: se avete un'obiettivo zoom 5,6 - 67 scegliete un paraluce per la focale 5,6).