Sul mercato esistono una vasta gamma di microfoni, ciascuno dei quali si presta a funzioni particolari e molto diverse.
Microfono della telecamera
Questo è un microfono abbastanza buono che si può prestare bene per cogliere i rumori di fondo di una scena, ma praticamente inutile per la registrazione della voce di chi parla perché, di solito, si trova troppo distante dalla persona che parla.
Microfono Lavalier
È il microfono standard che si utilizza per le interviste; viene fissato sull'abito della persona che parla (sulla cravatta, sul risvolto della giacca o della camicia o, quando si tratta di una signora, sulla scollatura dell'abito).
Funziona molto bene soprattutto per le interviste, ma ci sono aspetti svantaggiosi quando non è collocato nel modo migliore e quindi la persona che parla e si muove provoca dei fruscii dovuti al contatto tra il microfono e l'abito.
Microfono "ipercardioide"
È il classico microfono che si usa per la registrazione di dialoghi o per la registrazione di interventi di persona al di fuori dell'intervista "personale". È stato progettato e previsto in modo che possa "catturare" quei suoni proveniente da un'area ristretta di fronte allo stesso.
Anche questo modello viene adottato per le interviste: in questo caso viene fissato in alto (il famoso microfono a giraffa) e quasi di fronte alla persona ma in modo tale che lo stesso non entri nell'inquadratura.
Microfono "shotgun"
È un microfono direzionale e per questa sua caratteristica è l'ideale per la registrazione di suoni molto distanti. Infatti non si usa in interno perché coglierebbe tutti gli echi che si formano proprio a causa dell'ambiente piccolo. Per gli interni è preferibile, infatti, l'uso del microfono ipercardioide.